Una serie di iniziative con incontri, esposizioni e retrospettive per celebrare un grande artista italiano, le cui opere sono conosciute in tutto il mondo. Si tratta di Ruffo Caselli (1932-2020), pittore e pensatore visionario, che è stato senza dubbio uno dei pionieri nel campo dell'esistenzialismo cibernetico.

Un progetto in onore del Maestro Ruffo Caselli

Ad annunciarlo, in anteprima, Carmen Gallo, fondatrice e direttrice del Center for the Multidisciplinary Study of Cybernetic Existentialism, che conosceva molto bene Ruffo Caselli e gli è stato vicino per decenni.

Grazie alla direttrice del Centro, infatti, a partire dagli anni Ottanta, il pittore che dipingeva robot e microchip, ha avuto la possibilità di esporre le sue opere nei salotti letterari, nei centri culturali e nei musei di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Sud America, dalla Russia alla Corea del Sud.

Proprio Carmen Gallo ha annunciato con grande gioia ed entusiasmo che da settembre 2023 partiranno una serie di iniziative per ricordare e celebrare l'artista Ruffo Caselli e dare a tutti la possibilità di conoscere le sue opere e la sua arte.

"Stiamo pensando ad un progetto importante che comprenda diverse manifestazioni in città italiane ed europee - ha dichiarato Carmen Gallo - per celebrare nel migliore dei modi un artista a tutto tondo, pittore e filosofo, che ha avuto un pensiero visionario anticipando già decenni prima quanto sta avvenendo oggi con l'intelligenza artificiale".

La prima città ad essere interessata dal progetto sarà Milano, dove Caselli, nato a Firenze, visse ed operò a lungo. Qui ebbe modo di confrontarsi con l'ambiente artistico del tempo e intrecciò una profonda amicizia con il pittore e scultore Lucio Fontana.

Tra robot, microchip e circuiti integrati

Negli anni Settanta, Ruffo Caselli ha iniziato ad esplorare il potenziale delle macchine intelligenti nell'affrontare i temi fondamentali dell'esistenzialismo, come la libertà, la responsabilità individuale e l'angoscia dell'essere.

Era affascinato dalla complessità dei circuiti integrati e dei microchip, che dipingeva o cuciva sulle sue tele. Le sue opere d'Arte rappresentavano robot con sentimenti umani e uomini che, con un raffinato umorismo, diventavano sempre più simili a robot.

Caselli era un esploratore della coscienza e riteneva che l'arte fosse un mezzo per immergersi in uno stato di profonda ispirazione.

Prima di dipingere, si immergeva nella "quinta dimensione", un luogo al di là del tempo e dello spazio, dove la realtà si manifestava in forme multidimensionali. Questa esperienza gli permetteva di creare opere che trascendevano i limiti della realtà convenzionale.

L'esistenzialismo cibernetico

Caselli ha dedicato la sua vita all'esplorazione dell'intersezione tra la cibernetica e l'esistenzialismo, due campi di studio che si interrogano sul significato dell'esistenza umana e sul ruolo della tecnologia nella nostra vita.

Secondo Caselli, l'essenza dell'esistenzialismo cibernetico risiedeva nella possibilità che le macchine superassero la loro funzione di semplici calcolatori ed esecutori di compiti.

L'artista sosteneva che l'intelligenza artificiale avrebbe potuto sviluppare una coscienza e una consapevolezza simili a quelle umane, dando origine a una nuova forma di esistenza.

L'incontro tra l'intelligenza artificiale e l'esistenzialismo cibernetico rappresenta un terreno fertile per il dibattito filosofico ed etico sulla natura umana e sulla tecnologia. Quarant'anni fa, Ruffo Caselli ha gettato le basi per l'accostamento tra questi due ambiti, anticipando le sfide morali che stiamo affrontando nell'era moderna.

Oggi, le sue idee continuano a stimolare il pensiero critico e ad ispirare artisti e filosofi che cercano di comprendere l'impatto profondo della tecnologia sulla nostra esistenza.

Ruffo Caselli rimarrà un pioniere nell'esplorazione dell'esistenzialismo cibernetico, un ponte tra il mondo umano e quello delle macchine, lasciandoci una eredità ricca di spunti per la riflessione e il dibattito.